Città e carovane

  • Raccontato da Gabriele Rossoni

    Alla fine del IV millennio aC i territori attraversati dai fiumi Tigri e Eufrate in Mesopotamia e dal Nilo in Egitto sono stati lo scenario del sorgere della Rivoluzione Urbana, uno dei momenti fondanti della nostra civiltà. In queste zone geografiche l’essere umano, grazie a situazioni ambientali assai più favorevoli, diventa stanziale mutando del tutto il suo sistema di vita che migliora decisamente. Si concentra e prolifica in luoghi che assumeranno sempre più l’aspetto di centri urbani con tutte le più tipiche caratteristiche architettoniche e sociali. Pianura e montagna, terre fertili e deserto rappresentano un binomio imprescindibile per comprendere la storia del Vicino Oriente, i luoghi in cui grandi città che hanno generato potenti regni e imperi e le immense aree aride attraversate da strade e carovane che collegavano merci, persone e idee per migliaia di chilometri, dal Mediterraneo al più lontanto Oriente. Così a partire dalle città-stato sumeriche del III millennio aC fino ai grandi imperi assiri e babilonesi del I millennio, e poi ancora in età classica tra i regni ellenistici fino al dominio di Roma, stanziali e nomadi hanno interagito nella gestione della fitta rete delle vie di collegamento lungo le quali sorsero città ricche e bellissime che sono entrate nella leggenda, come Petra, favolosa capitale dei Nabatei, Palmira, grande oasi nel deserto siriano, o le lontane città dell’Arabia Felix, il punto di partenza delle lunghe carovane che, cariche di incenso e di tanti altri aromata, risalivano la penisola araba.

    Raccontato da Gabriele Rossoni, archeologo orientalista, in 5 video-conferenze.

  • Raccontato da Gabriele Rossoni

    Alla fine del IV millennio aC i territori attraversati dai fiumi Tigri e Eufrate in Mesopotamia e dal Nilo in Egitto sono stati lo scenario del sorgere della Rivoluzione Urbana, uno dei momenti fondanti della nostra civiltà. In queste zone geografiche l’essere umano, grazie a situazioni ambientali assai più favorevoli, diventa stanziale mutando del tutto il suo sistema di vita che migliora decisamente. Si concentra e prolifica in luoghi che assumeranno sempre più l’aspetto di centri urbani con tutte le più tipiche caratteristiche architettoniche e sociali. Pianura e montagna, terre fertili e deserto rappresentano un binomio imprescindibile per comprendere la storia del Vicino Oriente, i luoghi in cui grandi città che hanno generato potenti regni e imperi e le immense aree aride attraversate da strade e carovane che collegavano merci, persone e idee per migliaia di chilometri, dal Mediterraneo al più lontanto Oriente. Così a partire dalle città-stato sumeriche del III millennio aC fino ai grandi imperi assiri e babilonesi del I millennio, e poi ancora in età classica tra i regni ellenistici fino al dominio di Roma, stanziali e nomadi hanno interagito nella gestione della fitta rete delle vie di collegamento lungo le quali sorsero città ricche e bellissime che sono entrate nella leggenda, come Petra, favolosa capitale dei Nabatei, Palmira, grande oasi nel deserto siriano, o le lontane città dell’Arabia Felix, il punto di partenza delle lunghe carovane che, cariche di incenso e di tanti altri aromata, risalivano la penisola araba.

    Raccontato da Gabriele Rossoni, archeologo orientalista, in 5 video-conferenze.

  • Raccontato da Gabriele Rossoni

    Alla fine del IV millennio aC i territori attraversati dai fiumi Tigri e Eufrate in Mesopotamia e dal Nilo in Egitto sono stati lo scenario del sorgere della Rivoluzione Urbana, uno dei momenti fondanti della nostra civiltà. In queste zone geografiche l’essere umano, grazie a situazioni ambientali assai più favorevoli, diventa stanziale mutando del tutto il suo sistema di vita che migliora decisamente. Si concentra e prolifica in luoghi che assumeranno sempre più l’aspetto di centri urbani con tutte le più tipiche caratteristiche architettoniche e sociali. Pianura e montagna, terre fertili e deserto rappresentano un binomio imprescindibile per comprendere la storia del Vicino Oriente, i luoghi in cui grandi città che hanno generato potenti regni e imperi e le immense aree aride attraversate da strade e carovane che collegavano merci, persone e idee per migliaia di chilometri, dal Mediterraneo al più lontanto Oriente. Così a partire dalle città-stato sumeriche del III millennio aC fino ai grandi imperi assiri e babilonesi del I millennio, e poi ancora in età classica tra i regni ellenistici fino al dominio di Roma, stanziali e nomadi hanno interagito nella gestione della fitta rete delle vie di collegamento lungo le quali sorsero città ricche e bellissime che sono entrate nella leggenda, come Petra, favolosa capitale dei Nabatei, Palmira, grande oasi nel deserto siriano, o le lontane città dell’Arabia Felix, il punto di partenza delle lunghe carovane che, cariche di incenso e di tanti altri aromata, risalivano la penisola araba.

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    Alla fine del IV millennio aC i territori attraversati dai fiumi Tigri e Eufrate in Mesopotamia e dal Nilo in Egitto sono stati lo scenario del sorgere della Rivoluzione Urbana, uno dei momenti fondanti della nostra civiltà. In queste zone geografiche l’essere umano, grazie a situazioni ambientali assai più favorevoli, diventa stanziale mutando del tutto il suo sistema di vita che migliora decisamente. Si concentra e prolifica in luoghi che assumeranno sempre più l’aspetto di centri urbani con tutte le più tipiche caratteristiche architettoniche e sociali. Pianura e montagna, terre fertili e deserto rappresentano un binomio imprescindibile per comprendere la storia del Vicino Oriente, i luoghi in cui grandi città che hanno generato potenti regni e imperi e le immense aree aride attraversate da strade e carovane che collegavano merci, persone e idee per migliaia di chilometri, dal Mediterraneo al più lontanto Oriente. Così a partire dalle città-stato sumeriche del III millennio aC fino ai grandi imperi assiri e babilonesi del I millennio, e poi ancora in età classica tra i regni ellenistici fino al dominio di Roma, stanziali e nomadi hanno interagito nella gestione della fitta rete delle vie di collegamento lungo le quali sorsero città ricche e bellissime che sono entrate nella leggenda, come Petra, favolosa capitale dei Nabatei, Palmira, grande oasi nel deserto siriano, o le lontane città dell’Arabia Felix, il punto di partenza delle lunghe carovane che, cariche di incenso e di tanti altri aromata, risalivano la penisola araba.

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    Alla fine del IV millennio aC i territori attraversati dai fiumi Tigri e Eufrate in Mesopotamia e dal Nilo in Egitto sono stati lo scenario del sorgere della Rivoluzione Urbana, uno dei momenti fondanti della nostra civiltà. In queste zone geografiche l’essere umano, grazie a situazioni ambientali assai più favorevoli, diventa stanziale mutando del tutto il suo sistema di vita che migliora decisamente. Si concentra e prolifica in luoghi che assumeranno sempre più l’aspetto di centri urbani con tutte le più tipiche caratteristiche architettoniche e sociali. Pianura e montagna, terre fertili e deserto rappresentano un binomio imprescindibile per comprendere la storia del Vicino Oriente, i luoghi in cui grandi città che hanno generato potenti regni e imperi e le immense aree aride attraversate da strade e carovane che collegavano merci, persone e idee per migliaia di chilometri, dal Mediterraneo al più lontanto Oriente. Così a partire dalle città-stato sumeriche del III millennio aC fino ai grandi imperi assiri e babilonesi del I millennio, e poi ancora in età classica tra i regni ellenistici fino al dominio di Roma, stanziali e nomadi hanno interagito nella gestione della fitta rete delle vie di collegamento lungo le quali sorsero città ricche e bellissime che sono entrate nella leggenda, come Petra, favolosa capitale dei Nabatei, Palmira, grande oasi nel deserto siriano, o le lontane città dell’Arabia Felix, il punto di partenza delle lunghe carovane che, cariche di incenso e di tanti altri aromata, risalivano la penisola araba.

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