Pittura Veneta

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    Con Valeria Marino
    Nei secoli XV, XVI e XVII la pittura veneta viene internazionalmente apprezzata e richiesta in particolare presso le corti imperiali e le signorie. In terra veneta è attivo Giorgione originario di Castelfranco, nell’entroterra, che il Vasari colloca come allievo di Giovanni Bellini da cui riprende il gusto per il colore e l'attenzione per i paesaggi. Vicino agli intellettuali e alle famiglie patrizie da cui derivano molte delle sue commesse, anch'egli affascina con il suo colore e i suoi paesaggi armoniosi che spesso celano o sovrastano il significato criptico delle sue opere. Ma tra tutti, l'artista veneto più noto e richiesto del periodo è senz'altro il bellunese Tiziano Vecellio, inizialmente anche socio in affari di Giorgione che lo influenzò decisamente, soprattutto nella parte iniziale della sua carriera. Egli, oltre alle doti pittoriche in particolare nella tecnica personale dell'utilizzo del colore, dimostrò anche un'indiscussa abilità nel crearsi un reticolo di conoscenze che lo facevano spesso preferire ai suoi contemporanei per le commesse più importanti. Nel corso del XVI la Scuola Veneta domina il palcoscenico internazionale arrivando a influenzare quei paesi del nord che inizialmente ne avevano determinato la nascita. Artisti come Paolo Veronese e il Tintoretto divennero un modello di ispirazione per l’Europa di allora, come accadde anche in architettura grazie al genio creativo di Andrea Palladio.
  • Con Valeria Marino
    Nei secoli XV, XVI e XVII la pittura veneta viene internazionalmente apprezzata e richiesta in particolare presso le corti imperiali e le signorie. In terra veneta è attivo Giorgione originario di Castelfranco, nell’entroterra, che il Vasari colloca come allievo di Giovanni Bellini da cui riprende il gusto per il colore e l'attenzione per i paesaggi. Vicino agli intellettuali e alle famiglie patrizie da cui derivano molte delle sue commesse, anch'egli affascina con il suo colore e i suoi paesaggi armoniosi che spesso celano o sovrastano il significato criptico delle sue opere. Ma tra tutti, l'artista veneto più noto e richiesto del periodo è senz'altro il bellunese Tiziano Vecellio, inizialmente anche socio in affari di Giorgione che lo influenzò decisamente, soprattutto nella parte iniziale della sua carriera. Egli, oltre alle doti pittoriche in particolare nella tecnica personale dell'utilizzo del colore, dimostrò anche un'indiscussa abilità nel crearsi un reticolo di conoscenze che lo facevano spesso preferire ai suoi contemporanei per le commesse più importanti. Nel corso del XVI la Scuola Veneta domina il palcoscenico internazionale arrivando a influenzare quei paesi del nord che inizialmente ne avevano determinato la nascita. Artisti come Paolo Veronese e il Tintoretto divennero un modello di ispirazione per l’Europa di allora, come accadde anche in architettura grazie al genio creativo di Andrea Palladio.
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    Nei secoli XV, XVI e XVII la pittura veneta viene internazionalmente apprezzata e richiesta in particolare presso le corti imperiali e le signorie. In terra veneta è attivo Giorgione originario di Castelfranco, nell’entroterra, che il Vasari colloca come allievo di Giovanni Bellini da cui riprende il gusto per il colore e l'attenzione per i paesaggi. Vicino agli intellettuali e alle famiglie patrizie da cui derivano molte delle sue commesse, anch'egli affascina con il suo colore e i suoi paesaggi armoniosi che spesso celano o sovrastano il significato criptico delle sue opere. Ma tra tutti, l'artista veneto più noto e richiesto del periodo è senz'altro il bellunese Tiziano Vecellio, inizialmente anche socio in affari di Giorgione che lo influenzò decisamente, soprattutto nella parte iniziale della sua carriera. Egli, oltre alle doti pittoriche in particolare nella tecnica personale dell'utilizzo del colore, dimostrò anche un'indiscussa abilità nel crearsi un reticolo di conoscenze che lo facevano spesso preferire ai suoi contemporanei per le commesse più importanti. Nel corso del XVI la Scuola Veneta domina il palcoscenico internazionale arrivando a influenzare quei paesi del nord che inizialmente ne avevano determinato la nascita. Artisti come Paolo Veronese e il Tintoretto divennero un modello di ispirazione per l’Europa di allora, come accadde anche in architettura grazie al genio creativo di Andrea Palladio.
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    Nei secoli XV, XVI e XVII la pittura veneta viene internazionalmente apprezzata e richiesta in particolare presso le corti imperiali e le signorie. In terra veneta è attivo Giorgione originario di Castelfranco, nell’entroterra, che il Vasari colloca come allievo di Giovanni Bellini da cui riprende il gusto per il colore e l'attenzione per i paesaggi. Vicino agli intellettuali e alle famiglie patrizie da cui derivano molte delle sue commesse, anch'egli affascina con il suo colore e i suoi paesaggi armoniosi che spesso celano o sovrastano il significato criptico delle sue opere. Ma tra tutti, l'artista veneto più noto e richiesto del periodo è senz'altro il bellunese Tiziano Vecellio, inizialmente anche socio in affari di Giorgione che lo influenzò decisamente, soprattutto nella parte iniziale della sua carriera. Egli, oltre alle doti pittoriche in particolare nella tecnica personale dell'utilizzo del colore, dimostrò anche un'indiscussa abilità nel crearsi un reticolo di conoscenze che lo facevano spesso preferire ai suoi contemporanei per le commesse più importanti. Nel corso del XVI la Scuola Veneta domina il palcoscenico internazionale arrivando a influenzare quei paesi del nord che inizialmente ne avevano determinato la nascita. Artisti come Paolo Veronese e il Tintoretto divennero un modello di ispirazione per l’Europa di allora, come accadde anche in architettura grazie al genio creativo di Andrea Palladio.
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    Nei secoli XV, XVI e XVII la pittura veneta viene internazionalmente apprezzata e richiesta in particolare presso le corti imperiali e le signorie. In terra veneta è attivo Giorgione originario di Castelfranco, nell’entroterra, che il Vasari colloca come allievo di Giovanni Bellini da cui riprende il gusto per il colore e l'attenzione per i paesaggi. Vicino agli intellettuali e alle famiglie patrizie da cui derivano molte delle sue commesse, anch'egli affascina con il suo colore e i suoi paesaggi armoniosi che spesso celano o sovrastano il significato criptico delle sue opere. Ma tra tutti, l'artista veneto più noto e richiesto del periodo è senz'altro il bellunese Tiziano Vecellio, inizialmente anche socio in affari di Giorgione che lo influenzò decisamente, soprattutto nella parte iniziale della sua carriera. Egli, oltre alle doti pittoriche in particolare nella tecnica personale dell'utilizzo del colore, dimostrò anche un'indiscussa abilità nel crearsi un reticolo di conoscenze che lo facevano spesso preferire ai suoi contemporanei per le commesse più importanti. Nel corso del XVI la Scuola Veneta domina il palcoscenico internazionale arrivando a influenzare quei paesi del nord che inizialmente ne avevano determinato la nascita. Artisti come Paolo Veronese e il Tintoretto divennero un modello di ispirazione per l’Europa di allora, come accadde anche in architettura grazie al genio creativo di Andrea Palladio.
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