Buon 2019 a tutti voi! Quest’anno gli auguri ci giungono dalla Provenza e dall’Algeria dove Carla Vaudo e Francesca Virzì sono in questi giorni in viaggio con Flumen.
Spira forte il Mistral in questi giorni in Provenza… vento forte e impetuoso, “principe di tutti i venti”, che scende lungo la valle del Rodano per invadere il Mediterraneo. Ed è il vento che forgia questa terra, che piega (ma non spezza) i suoi alberi, che spazza via le nubi e rende questi cieli straordinariamente azzurri e tersi…
Terra forte e dolce questa Provenza, terra dai ritmi lenti di chi ama assaporare la vita, terra consapevole di antica potenza, terra dove la Roma antica è parte della contemporaneità, e dove il Medioevo si svela mondo raffinato e colto e non certo ostile e buio.
Terra di sapori intensi e delicato insieme, esaltati da vini che sanno di vento e di mare, vini da bere al dolce tempo scandito dallo scorrere del Rodano.
Terra di incontro di popoli, figlia del Mediterraneo, frutto di contaminazioni che, sempre, generano fecondità.Buon Anno!
Oggi a Tipasa abbiamo conversato con Massinissa, abbiamo parlato di empori fenici e necropoli puniche, abbiamo seguito il decumanus e attraversato il Foro per arrivare ad ammirare i mosaici della basilica cristiana. Oggi a Tipasa abbiamo parlato di Vandali, Bizantini, di Arabi e di Islam. Oggi a Tipasa abbiamo letto Albert Camus.
Questo è da sempre il Mediterraneo, un elenco interminabile di nuovi venuti, con una speciale vocazione ad assimilare e a fondere, a far convivere nello scambio continuo le diversità. Questo è il miglior augurio per il nuovo anno: che il Mediterraneo continui a essere ponte e non frontiera, perché come scrive Giovanni Dotoli “i distruttori di ponti ci appaiono, ieri come oggi, i veri barbari”.Un buon nuovo e gioioso anno a tutti!
Oggi a Tipasa abbiamo conversato con Massinissa, abbiamo parlato di empori fenici e necropoli puniche, abbiamo seguito il decumanus e attraversato il Foro per arrivare ad ammirare i mosaici della basilica cristiana. Oggi a Tipasa abbiamo parlato di Vandali, Bizantini, di Arabi e di Islam. Oggi a Tipasa abbiamo letto Albert Camus.
Questo è da sempre il Mediterraneo, un elenco interminabile di nuovi venuti, con una speciale vocazione ad assimilare e a fondere, a far convivere nello scambio continuo le diversità. Questo è il miglior augurio per il nuovo anno: che il Mediterraneo continui a essere ponte e non frontiera, perché come scrive Giovanni Dotoli “i distruttori di ponti ci appaiono, ieri come oggi, i veri barbari”.Un buon nuovo e gioioso anno a tutti!