Le testimonianze archeologiche sembrano confermare, quasi senza dubbi, che Orvieto sia il luogo dove sorgeva una delle dodici città-stato etrusche. Il toponimo etrusco originale è Velzna, che ricorre anche nel nome romano di Volsinii, mentre Orvieto deriva del termine Urbs Vetus ricevuto in occasione di una successiva rifondazione della città. La città ebbe il massimo sviluppo economico tra VI e IV secolo a.C., diventando un fiorente centro commerciale e artistico, con una supremazia militare garantita dalla sua posizione strategica che le dava l’aspetto di una vera fortezza naturale, come ancora oggi ci appare.
Simbolo attuale della città è certamente il Duomo, che possiamo definire come una delle più belle cattedrali d’Italia e del mondo. L’inizio dei lavori si data al 1290 e la costruzione fu voluta sia dalla Chiesa che dal Comune con l’intento di creare un’unica grande e sontuosa cattedrale in sostituzione delle due chiese malridotte che già preesistevano sulla bella piazza. Il Duomo si presenta come una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici, un mirabile esempio di equilibrio di stile gotico e romanico, ma anche con peculiarità proprie e uniche.
Marco Mancini, pugliese di origine, è specialista di archeologia e storia dell’arte classica, in particolare dei temi della topografia antica e dell’epigrafia, specialmente per quanto riguarda la fase pre-romana. La sua intensa attività di divulgatore culturale nasce con Flumen oltre vent’anni fa, che svolge a Roma, in Italia e all’estero. Ha condotto molti viaggi dedicati all’impero di Alessandro e alle aree attraversate dell’antica Via della Seta: Macedonia, Anatolia, Armenia, Georgia, Uzbekistan e Iran.
È autore dei precedenti cicli di video-conferenze “Viaggio tra i Popoli Italici”, “Africa Romana. L’altra sponda dell’impero”, “Civiltà Precolombiane”, “L’Avventura di Marco Polo”, “Della Storia e della Guerra: 5 grandi battaglie della storia”, “Anatolia” disponibili all’interno della Videoteca online di Flumen.