Raccontato da Marco Mancini

Le grandi battaglie sono state considerate come un simbolo, un sigillo per intere generazioni che da quell’evento bellico specifico subirono negli anni a venire cambiamenti definitivi e un progresso inaspettato per intere comunità. Scontri epocali tra eserciti e masse di uomini che per sopravvivenza o per amor di un ideale, per identità religiosa o per ambizioni sfrenate, non esitavano a mandare in scena carneficine e disastri dove intere generazioni di giovani venivano falcidiate. Tra le battaglie divenute epocali, protagoniste dell’orientamento delle vicende future, va considerata sicuramente CARRE (giugno del 53 a.C.), combattuta tra i Romani e i Parti, che determinò tutta la politica estera dell’Impero Romano per i successivi quattro secoli e che preannunciò lo spostamento a Oriente degli interessi della politica del Mediterraneo nel tempo.

La seconda video-conferenza ci porterà alla battaglia di PONTE MILVIO (28 ottobre 312 d.C.), nata come scontro per la disputa dell’Impero e divenuta poi il simbolo magnetico di un nuovo mondo, una nuova psicologia, un cambio di passo nella storia dell’Occidente. Costantino ufficializzò il Cristianesimo che divenne in breve religione di Stato ed ebbe una così grande eco da condizionare la storia per i successivi secoli fino ancora ai giorni nostri.

Il terzo scontro sarà la battaglia navale di LEPANTO (7 ottobre 1571), la cui vittoria fu considerata un vero e proprio evento provvidenziale da parte della flotta cristiana che si opponeva alla terribile e agguerrita flotta turca dell’Impero Ottomano. Il giorno della battaglia, il 7 ottobre, divenne una festività ricorrente nel calendario, la Festa della Vittoria, divenuta poi festa del Rosario. Fu la salvezza dell’Europa cristiana, la consacrazione di un’identità europea e la definitiva separazione tra due culture, quella occidentale e quella islamica.

GETTYSBURG (1-3 luglio 1863) è lo scenario in cui prende corpo un massacro senza eguali nella guerra di secessione americana, tra lo schieramento dell’Unione e quello della Confederazione. Fu uno scontro tanto assurdo quanto catastrofico, le cui cause sono ancora oggi alla base del profondo odio e senso di rancore viscerale che cova nella società contemporanea statunitense, un retaggio derivante dalla guerra civile, una ferita mai rimarginata.

La quinta video-conferenza è dedicata alla battaglia di VITTORIO VENETO (4 novembre 1918) che sancì la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Rappresenta il grande sospiro di sollievo, la fine di un conflitto lungo e sanguinoso che vide per la prima volta gli Italiani conoscersi: tanto diversi tra loro, provenienti da regioni lontane, con lingue e dialetti impossibili, condivisero nelle trincee disumane, forse per la prima volta, il concetto di patria.