MIRO! POESIA E LUCE

16 marzo – 17 giugno 2012 – Chiostro del Bramante

LABMIRO’: la bottega del sogno

Questo progetto didattico ha inteso approfondire la conoscenza della sperimentazione della poetica pittorica di Mirò. Centro focale saranno i tre elementi tanto amati dall’artista: Cielo, Terra e Mare. L’incontro è stato diviso in due momenti: visita della mostra e successivo lavoro in laboratorio.
L’operatore, conducendo i giovani visitatori nel percorso della mostra, soffermandosi su alcune opere analizzate in maniera più approfondita, ha sollecitato l’attenzione dei bambini/ragazzi utilizzando materiale di supporto che ha reso più semplice e immediata la lettura iconografica.
Forme e colori sono stati il punto di partenza che hanno portato, attraverso il metodo induttivo, alla comprensione del processo attuato da Mirò: dalla realtà all’astrazione. Durante l’attività in laboratorio i concetti trattati in mostra sono stati poi rafforzati, stimolando in prima persona i partecipanti a ripercorrere il processo creativo dell’artista.

PABLO ECHAURREN. CHROMO SAPIENS

18 dicembre 2010 – 13 marzo 2011 – Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla

PabloLAB: da un’idea tante storie

La straordinaria poliedricità dell’opera di Pablo Echaurren ha permesso di sfruttare al meglio le potenzialità didattiche del laboratorio; la creatività dei ragazzi è stata stimolata mediante una notevole pluralità di proposte, strettamente legate alle sezioni tematiche in cui la mostra è strutturata. L’obiettivo è stato quello di aiutare i ragazzi a comunicare utilizzando ogni genere di modalità espressive “non convenzionali”.
Nell’occasione dell’ultimo giorno di apertura della mostra, Pablo Echaurren ha svolto in prima persona il laboratorio didattico per i bimbi affiancato dagli operatori Flumen. L’evento ha avuto una grande partecipazione di pubblico e un ottimo riscontro stampa.

ROMA E L’ANTICO. REALTA’ E VISIONE NEL ‘700

30 novembre 2010 – 6 marzo 2011 – Fondazione Roma Museo – Palazzo Sciarra

Roma e il Grand Tour

I temi affascinati e di estrema importanza espressi nella mostra Roma e l’Antico, hanno ispirato la realizzazione di un ciclo di visite giocate sul tema del Grand Tour, il viaggio di formazione che i giovani aristocratici europei compivano per entrare pienamente nell’età adulta, itinerario di cui Roma rappresentava il cuore. All’interno degli spazi allestiti e davanti alle opere esposte, i ragazzi sono stati chiamati a mettersi nei panni di un viaggiatore settecentesco del Grand Tour: muniti di una mappa di Roma e di un taccuino, sono stati guidati attraverso la lettura delle opere ad individuare sulla mappa i monumenti rappresentati e ad abbinare ad ognuno di loro una storia. I monumenti individuati sono stati poi confrontati con foto recenti della Roma contemporanea. Lungo il percorso hanno fatto conoscenza con l’archeologo, figura che nasce proprio nel XVIII sec.

EDWARD HOPPER

15 febbraio – 13 giugno 2010 – Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla

Dalla mia finestra io vedo e sento. Laboratorio di percezione visiva e auditiva

Scopo del laboratorio era mettere a confronto i bambini con i modelli percettivi di Edward Hopper, soprattutto quelli della rappresentazione realistica del quotidiano che lo circonda, e le sue tecniche pittoriche, con particolare attenzione all’uso della luce e della prospettiva.
Su un grande pannello nella parete centrale del laboratorio è stato riprodotto il celebre quadro Morning Sun: affiancandosi allo sguardo della donna riprodotta nell’opera, il bambino poteva riprodurre l’immagine di ciò che vede, e soprattutto ricorda e reinterpreta, ogni giorno guardando dalla finestra della sua camera. La tecnica pittorica utilizzata è stata il disegno a matita e l’acquarello. Risultato finale dell’esperienza è stato il dipinto di una finestra ideale oltre la quale il bambino ha collocato secondo al sua sensibilità percettiva un frammento di quotidianità..

NIKI DE SAINT PHALLE

4 novembre 2009 – 17 gennaio 2010 – Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla

Nell’officina di Niki

Scopo del laboratorio è stato quello di fare interagire i bambini con i materiali più svariati e dipingere con i colori più sgargianti. I bambini hanno realizzato oggetti che, rimasti in laboratorio, hanno formato progressivamente una grande opera finale: l’Albero della Vita. Sullo stile dell’albero di Niki, è stato creato un Albero della Vita riprodotto in bianco e nero su un grande pannello e colorato progressivamente dai bambini attraverso lo stile del mosaico colorato polimaterico, fissando con la colla i materiali più diversi preparati anticipatamente: carta, stoffa, pietra, plastica, vetro, … Sull’Albero della Vita sono state appese delle piccole sculture create appositamente dai bambini prendendo spunto dallo stile dell’artista: figure umane, animali, costruzioni fantastiche, realizzate plasmando creta/pongo/didò.
Uno degli obiettivi era giungere alle festività natalizie formando un originale Albero di Natale le cui caratteristiche fantasmagoriche, tratte dallo stile di Niki de Saint Phalle, nascessero dall’azione diretta e dalla creatività dei bambini.

IL POTERE E LA GRAZIA. I SANTI PATRONI D’EUROPA

8 novembre 2008 – 15 febbraio 2009 – Palazzo Venezia

Viaggiamo in Europa con i Santi

L’obiettivo delle attività di laboratorio è stato istruire prima di tutto i ragazzi nella comprensione delle singole caratteristiche iconografiche dei Santi presentati in mostra, dotandoli di una sagoma stilizzata di tutti i vari personaggi; successivamente l’attenzione si è soffermata sull’elaborazione delle nozioni acquisite durante la visita guidata preliminare, attraverso la partecipazione a un gioco collettivo dal titolo “camminiamo sulle orme dei Santi”, stimolando attraverso la competizione la partecipazione e la reattività.

HIROSHIGE. IL MAESTRO DELLA NATURA

17 marzo – 7 giugno 2009 – Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla

In viaggio nel Giappone del XIX secolo

Idea guida del percorso didattico è stata quella di ricreare per i bambini il fascino di un viaggio alla scoperta del Giappone del XIX secolo. Il viaggio, per l’adulto come per il bambino, costituisce una prova di conoscenza nel senso più ampio del termine, uno stimolo naturale alla ricerca del nuovo. Rappresenta la sfida al confronto, diventa un banco di prova per verificare l’abilità di relazionarsi con il diverso e la capacità di adattarsi al non previsto. Il viaggio si compie attraverso un’esperienza diretta che nasce dall’emozione, si approfondisce con la riflessione e si trasforma in conoscenza che, per sua natura, deve infine essere condivisa nella comunicazione.
Sono proprio queste, dunque, le caratteristiche del viaggio alla scoperta del Giappone di Hiroshige, in cui i ragazzi sono stati coinvolti visitando la mostra. Un viaggio narrato attraverso immagini che sembrano illustrazioni di una fiaba, a metà tra mondo reale e mondo immaginato, ricreato dall’autore attraverso la riproduzione puntuale della natura, dei paesaggi, delle città, ma riletto con i colori della poesia.
Il percorso in mostra è stato così interpretato come un viaggio geografico e temporale all’interno di una cultura assai diversa dalla nostra nella quale ci si è immersi con il pieno ausilio dei quattro sensi: non solo la vista, immediatamente coinvolta in un’esposizione, ma anche l’olfatto, il tatto e l’udito.

DA REMBRANDT A VERMEER. VALORI CIVILI NELLA PITTURA FIAMMINGA E OLANDESE DEL ‘600

11 novembre 2008 – 15 febbraio 2009 – Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla

Nella bottega del pittore fiammingo: dal pigmento naturale all’immagine

Far viaggiare i ragazzi attraverso la storia avvicinandoli agli avvenimenti, ai personaggi e a modi di vita di tempi che sembrano essere ormai molto lontani da noi ma che ancora molto hanno da comunicarci e insegnarci. Negli spazi espositivi è stato ricreato l’atelier di un pittore fiammingo stimolando i ragazzi a scoprire i segreti dei pittori esposti in mostra diventando per un giorno artisti essi stessi, manipolando materiali e tecniche conformi a quelle utilizzate nel XVI secolo, a partire dalla creazione del pigmento naturale per arrivare al colore da stendere sulla tela.
La partecipazione attiva alle attività di un’antica bottega di pittura del XVI secolo: tavoli con ciotole ricolme di pigmenti naturali, pentolini in cui sobbolle colla di coniglio usata come collante, pennelli dalle morbide setole, cavalletti e sgabelli per ciascun aspirante pittore, cuscini colorati e altro ancora ha contribuito a stimolare i partecipanti sospinti a scoprire i segreti dei pittori esposti in mostra.